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Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dai ribassi. Ieri l’attenzione dei trader e degli investitori è stata rivolta nuovamente alle Banche centrali. Dai verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve (1° novembre) si legge che i funzionari della Banca centrale USA hanno avvertito che è necessario procedere con attenzione. La decisione di confermare i tassi è stata unanime. La Fed “intravede ulteriori rialzi dei tassi se i progressi sull’inflazione dovessero rivelarsi insufficienti”. Tutti i membri del FOMC sono dunque d’accordo sulla necessità di procedere con cautela. “La politica resterà restrittiva per diverso tempo”, si legge nel rapporto. A poco più di due settimane dal prossimo meeting (12-13 dicembre), gli operatori si aspettano che la Fed mantenga il costo del denaro invariato, con una probabilità del 94% secondo il CME FedWatch Tool. Lato BCE, il presidente Christine Lagarde ha affermato che l’istituto si aspetta che l’inflazione aumenti leggermente nei prossimi mesi e che quindi non è il momento di cantare vittoria. La numero uno dell’Eurotower ha aggiunto che “le nostre decisioni future garantiranno che i nostri tassi ufficiali saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario. E abbiamo subordinato tali decisioni future ai dati in arrivo, il che significa che possiamo agire di nuovo se vediamo crescenti rischi di mancato raggiungimento del nostro obiettivo di inflazione”. Lagarde sembra quindi escludere un ammorbidimento della politica monetaria, almeno nel breve termine.

Oggi gli operatori saranno concentrati prevalentemente sui dati macroeconomici in arrivo dagli Stati Uniti. Focus sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione, ordini di beni durevoli (ottobre), fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan (novembre) e sulle scorte e la produzione di greggio. Per l’Eurozona si attende il dato della fiducia dei consumatori (novembre). Lato Banche centrali si attendono i discorsi dei componenti della BCE Nagel e Elderson. Segnaliamo infine che la BCE pubblicherà il report sulla stabilità finanziaria.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno virato al ribasso dopo aver testato area 1,0980. La struttura tecnica tornerebbe a favore dei venditori solo con la rottura del supporto orizzontale a 1,0816. In tal caso si potrebbe guardare al Certificato Dual Currency con Strike a 1,0900 e scadenza al 15/12/2023. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 19,10% con un livello premio a 100,70 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno registrato un forte rimbalzo, dopo aver testato area 72 dollari al barile. Segnali di forza in area 77 dollari potrebbero essere sfruttati per strategie di stampo rialzista in linea con il recente recupero e avrebbero come obiettivo di profitto la resistenza orizzontale a 80,30 dollari, livello che conta i minimi di ottobre. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 75-76 dollari potrebbero permettere la valutazione di strategie in vendita. In questo caso l’obiettivo di profitto dei venditori potrebbe essere identificato presso l’area di concentrazione di domanda a 72 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno registrato una segnale di debolezza dopo il test di area 1,0980. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 1,0900 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza di breve termine. In questo caso, l’obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato in prossimità della resistenza tonda e psicologica a 1,1000. Fronte ribassista invece, la rottura di 1,0800 potrebbe essere sfruttata per l’implementazione di strategie short in linea con il trend di più lungo periodo. In questo caso posizioni in vendita avrebbero come obiettivo il sostegno a 1,0675.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno ceduto terreno, tornando sotto il supporto orizzontale a 29.275 punti. Un eventuale ritorno dei corsi sopra questo livello potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long in linea con il trend rialzista di breve termine. In questo caso, l’obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato sulla resistenza statica a 29.760 punti, massimi segnati lo scorso agosto. Lato ribassista invece, segnali debolezza in area 29.200 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni in vendita che avrebbero come obiettivo di profitto il supporto orizzontale a 28.750 punti.

Le quotazioni del future sul DAX mostrano segnali di debolezza in area 15.960 punti, dopo il forte rialzo visto da inizio mese. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 15.700 punti potrebbero essere sfruttati per valutare strategie long in linea con il trend di breve termine. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato in area 16.000 punti, mentre il successivo a 16.150 punti. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto i 15.600 punti potrebbe essere sfruttato per posizioni in vendita che avrebbero primo obiettivo a 15.400 punti e target più ambizioso sul supporto orizzontale a 15.000 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno raggiunto il livello di resistenza in area 4.560 punti, evidenziando segnali di debolezza. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 4.500 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con il trend di breve. In questo caso il primo obiettivo potrebbe essere posto in area 4.565 punti, mentre un target più ambizioso a 4.600 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in zona 4.565-4.600 punti potrebbero consentire la valutazione di posizioni short in linea con la tendenza in atto da luglio. In questo caso, il target dei venditori sarebbe posto sul supporto a 4.420 punti.

Tra le carte messe in campo da Enrico Lanati nella 40esima puntata del 2023 di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una verde sull’oro. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 1.998 dollari, stop loss a 1.978 dollari e obiettivo a 2.020 dollari l’oncia. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT126H3 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 5,41x. Medio il livello di convinzione, pari a tre stelle su cinque. L’altra carta di Lanati è verde, una strategia long su Intesa Sanpaolo, operazione che si aggiunge alle due carte di Riccardo Designori: due strategie long, su Banco BPM e Nvidia.