Scarica la versione PDF di questo articolo

Vai all’archivio

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ieri non ha fatto cenno né alla politica monetaria, né all’outlook economico nel suo discorso per l’apertura di una conferenza organizzata dalla Federal Reserve a Washington per il centenario della sua divisione Ricerca e statistica, ma ha invitato gli economisti a essere “flessibili e dinamici” nelle loro valutazioni delle prospettive economiche. Lato BCE, il governatore della Bundesbank, Joachim Nagel, ha affermato che la pausa sui tassi decisa nell’ultima riunione è giustificata, tuttavia è necessario restare vigili perché l’inflazione resta elevata. L’istituto di Francoforte potrà ridurre i tassi di interesse una volta accertato che l’inflazione si stia dirigendo stabilmente verso l’obiettivo del 2%, ha detto invece il membro del Consiglio direttivo Martins Kazaks. Dall’ultimo sondaggio della BCE, l’istituto ha rilevato un netto aumento delle attese dei consumatori sull’inflazione, al 4% nei prossimi 12 mesi. Kazaks ha anche suggerito che la seconda metà del 2024 potrebbe essere un buon momento per iniziare a tagliare il costo del denaro. In questo contesto, il FMI sostiene che per l’economia dell’Eurozona si prospetta ancora un “atterraggio morbido”, nonostante l’aumento dei tassi che dura da oltre un anno. L’istituto ha dichiarato che la crescita del PIL dovrebbe rallentare all’1,3% nel 2023 e migliorare all’1,5% il prossimo anno. Tuttavia, il FMI ha anche segnalato che il calo dell’inflazione a livelli normali potrebbe richiedere diversi anni.

Oggi gli investitori monitoreranno il bollettino economico della BCE e le nuove richieste di sussidi di disoccupazione per gli USA. Lato Banche centrali occhi puntati sugli interventi di Lagarde a Bruxelles e di Powell ad un panel del Fondo Monetario Internazionale. Lato Fed si attendono anche i discorsi dei membri Bostic e Barkin.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno registrato un segnale di inversione dopo il test del supporto a 1,0675. Guardando la tendenza di più lungo periodo, si nota che il trend rimane ancora a favore dei venditori da luglio. In caso di nuovi ribassi si potrebbe guardare al Dual Currency con Strike a 1,06 e scadenza al 17/11/2023. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 87,55% con un livello premio a 100,80 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno violato con forza il supporto statico a 80 dollari al barile, zona di prezzi che più volte, nel mese scorso, aveva contenuto i ribassi. Eventuali segnali di forza in area 75,50 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo rialzista, che avrebbero come obiettivo la resistenza a 80 dollari al barile. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 79 dollari potrebbero permettere la valutazione di strategie in vendita. In questo caso l’obiettivo di profitto dei venditori potrebbe essere posto presso l’area di concentrazione di domanda a 75 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno registrato un segnale di inversione dopo il test del supporto a 1,0675. Eventuali segnali di forza in questa zona potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, in linea con la tendenza di breve termine. In questo caso, il target dei compratori potrebbe essere localizzato in prossimità della resistenza a 1,0830. Fronte ribassista invece, l’eventuale breakout di 1,0650 potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie short in linea con il trend di più lungo periodo. In questo caso posizioni in vendita avrebbero come obiettivo l’area di concentrazione di domanda a 1,0480.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno registrato un segnale di incertezza dopo il test dei 28.200 punti. Segnali di forza in prossimità di questo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto la resistenza a 28.750 punti e target più ambizioso posto sul livello tondo e psicologico a 29.000 punti. Lato ribassista invece, un ritorno delle quotazioni sotto i 28.000 punti potrebbe dare il via a strategie di matrice short. In questo caso, l’obiettivo di profitto dei venditori potrebbe essere localizzato presso l’area di concentrazione di domanda a 27.150 punti.

Le quotazioni del future sul DAX continuano a mostrare incertezza in area 15.200 punti. Nel caso di un ulteriore ribasso, segnali di forza in zona 15.100 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo rialzista. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato in area 15.400 punti, mentre un target più ambizioso sulla resistenza statica a 15.700 punti. Lato ribassista, nuovi segnali di inversione in prossimità della trendline che conta i massimi del 31 luglio e 12 ottobre, ora transitante a 15.300 punti, potrebbero essere sfruttati per posizioni short con target a 14.700 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 si mantengono in area 4.390 punti, mostrando debolezza. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 4.300 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie di stampo long. In questo caso il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato in area 4.420 punti, mentre un target più ambizioso in prossimità dei 4.460 punti. Lato ribassista invece, un ritorno dei corsi sotto i 4.235 punti potrebbe consentire la valutazione di posizioni di stampo short in linea con la tendenza discendente in atto da luglio. In questo caso, il target dei venditori sarebbe posto sul supporto a 4.120 punti.

Tra le carte messe in campo da Jacopo Marini nella 38esima puntata del 2023 di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa sull’oro. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 1.962,8 dollari, stop loss a 2.001 dollari e obiettivo a 1.949 dollari l’oncia. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT16NC8 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 7,55x. Alto il livello di convinzione, pari a 4 stelle su 5. L’altra carta di Marini è rossa, una strategia long su S&P 500, operazione che si aggiunge alle due carte di Riccardo Designori: una strategia short su Ferrari e una long su LVMH.