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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai ribassi venerdì. Le azioni sono crollate spegnendo il rally post-elezioni USA, mentre vi è incertezza sul percorso dei tassi di interesse dopo che il governatore della Fed, Jerome Powell, ha affermato che la forte crescita economica negli USA consentirà ai responsabili politici di decidere con calma quando e quanto abbassare il costo del denaro. Due settimane fa la Fed ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 4,5%-4,75%. Sebbene si preveda che la Banca centrale USA effettuerà un terzo taglio dei tassi a dicembre, gli operatori sostengono che si tratterà di una mossa molto combattuta, a causa della mancanza di progressi nel riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%. Il CME FedWatch Tool indica una probabilità di circa il 62% per un taglio di 25 punti base a dicembre, in calo dall’85% stimato un mese fa. Questa settimana l’attenzione degli operatori sarà rivolta principalmente alla trimestrale di NVIDIA e in chiusura di ottava agli indici PMI. NVIDIA pubblicherà i conti mercoledì, dopo la chiusura di Wall Street. I risultati rappresenteranno un test importante per il settore tecnologico e per le prospettive legate all’intelligenza artificiale e contribuiranno a determinare la direzione delle Borse nelle prossime settimane. Intanto, fronte dati macro, le vendite al dettaglio degli Stati Uniti sono aumentate leggermente più del previsto a ottobre, ma lo slancio di fondo della spesa dei consumatori è rallentato all’inizio del 4° trimestre. Il dato è aumentato dello 0,4% (attese allo 0,3%), dopo un +0,8% rivisto al rialzo a settembre.

Questa prima seduta di contrattazioni della settimana risulta scarna per quanto riguarda la diffusione di dati macroeconomici di rilievo. Per l’Eurozona verrà diffuso il dato della bilancia commerciale (settembre), mentre per gli Stati Uniti verrà rilasciato l’indice del mercato immobiliare residenziale NAHB (novembre). Fronte Banche centrali, segnaliamo gli interventi di Lagarde, de Guindos, Nagel, Lane, Makhlouf e Stournaras (BCE). Guardando all’intera settimana, il focus degli investitori sarà rivolto prevalentemente alla trimestrale di NVIDIA (mercoledì), ai salari negoziati dell’Eurozona relativi al terzo trimestre (domani) e agli indici PMI (venerdì).

Le azioni Telecom Italia rimangono all’interno della struttura laterale in atto da marzo. La scorsa settimana i prezzi hanno ripreso forza, portandosi in prossimità della resistenza a 0,24 euro. Nel caso di nuovi ribassi, sarà importante la difesa dei 0,1977 euro. Si potrebbe considerare il Bonus Cap con Barriera a 0,1584 euro e scadenza al 20/06/2025. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 16% con un livello Bonus a 119 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno ceduto terreno, tornando sotto la linea di tendenza che collega i minimi registrati il 10 settembre e il 29 ottobre. Segnali di forza in area 68 dollari al barile potrebbero essere sfruttati per valutare strategie long. Posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo di profitto area 73 dollari. Un secondo target potrebbe essere sulla resistenza statica a 77,20 dollari al barile. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto i 67 dollari potrebbe consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso il primo target dei venditori potrebbe essere in area 65,80 dollari e il successivo a 63,50 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD si mantengono in area 1,0550, all’interno della netta tendenza ribassista in atto da ottobre. Un recupero di 1,0600 potrebbe permettere l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0700. Un secondo target invece potrebbe essere posto sulla resistenza a 1,0785. Lato ribassista, nuovi segnali di debolezza in area 1,0600 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short, in linea con la tendenza ribassista in atto da fine settembre. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0500 e un secondo target a 1,0450.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno evidenziato un segnale di debolezza venerdì, dopo aver sfiorato l’area dei 34.500 punti. Segnali di forza in area 34.100 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere sulla resistenza a 34.735 punti, mentre un secondo target in area 35.270 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 34.735 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo dei venditori potrebbe essere a 34.000 punti e un secondo target sul supporto a 33.600 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono in area 19.280 punti, dopo il rimbalzo effettuato dal supporto a 19.050 punti. Nuovi segnali di forza in area 19.100-19.050 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long, in linea con la tendenza rialzista in atto da agosto. Il primo target dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza a 19.670 punti, mentre un secondo obiettivo sul livello tondo a 20.000 punti. Lato ribassista invece, posizioni in vendita potrebbero essere valutate con la violazione dei 19.000 punti. In questo caso il primo obiettivo potrebbe essere a 18.700 punti e un secondo target sul supporto a 18.390 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al ribasso in scia al movimento correttivo in atto da martedì, effettuando la violazione del supporto a 5.925 punti. Un ritorno sopra a questo livello potrebbe permettere l’implementazione di strategie long, in linea con la tendenza dominante. Il primo obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere in area 6.000 punti, mentre un target più ambizioso in area 6.100 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 5.900 punti potrebbero dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere in area 5.800 punti e un secondo target sul supporto a 5.730 punti.