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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. La scorsa settimana ha visto Wall Street registrare nuovi massimi storici in scia ai risultati delle elezioni presidenziali in USA, che hanno visto trionfare Donald Trump, e al taglio dei tassi di interesse di 25 punti base – ampiamente atteso – da parte della Federal Reserve. Fronte dati macro, la fiducia dei consumatori USA elaborata dall’Università del Michigan è aumentata a 73 punti rispetto ai 70,5 di ottobre, superando le attese per un rialzo più contenuto a 71. “Il sentiment dei consumatori è migliorato per il quarto mese consecutivo, aumentando del 3,5% e raggiungendo il valore più alto degli ultimi sei mesi. Mentre le condizioni attuali sono rimaste invariate, l’indice delle aspettative ha registrato un’impennata in tutte le misure, raggiungendo la lettura più alta dal luglio 2021”, si legge nel rapporto. Le aspettative di inflazione su base annua sono scese leggermente, dal 2,7% del mese scorso al 2,6% di novembre, mentre la previsione di inflazione a 5 anni è salita al 3,1% dal 3%. Mercoledì verranno rilasciati i dati sull’inflazione USA di ottobre: il CPI è atteso in aumento al 2,6% a/a dal 2,4% di settembre, mentre il dato core è atteso stabile al 3,3%. Il report sull’inflazione e quello sul mercato del lavoro all’inizio di dicembre guideranno le prossime mosse della Fed. Intanto, il mercato ha ridotto le aspettative sui tagli dei tassi per il 2025. Gli operatori si aspettano che la Fed interrompa i tagli dopo solo altre due riduzioni nella prima metà del 2025, portando i tassi al range 3,75%-4%.

Questa prima seduta di contrattazioni della settimana risulta priva di dati macroeconomici di rilievo. Guardando all’intera settimana, domani verranno rilasciati gli indici ZEW della Germania relativi a novembre e le aspettative d’inflazione dei consumatori della Fed di New York (ottobre). Il giorno più atteso sarà mercoledì, quando verranno diffusi i dati dell’inflazione degli Stati Uniti relativi a ottobre. Giovedì invece saranno rilasciate le letture dei prezzi alla produzione USA, i verbali dell’ultima riunione della BCE e il governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, terrà un intervento alle 21:00, ora italiana. Venerdì giornata di scadenze tecniche.

Le azioni Intesa Sanpaolo rimangono all’interno del trend rialzista in atto da inizio agosto, nonostante il ribasso registrato nelle ultime sedute. Nel caso di un proseguimento delle vendite, per i compratori sarà importante la difesa del supporto a 3,65 euro. Si potrebbe considerare il Bonus Cap con Barriera a 3,0464 euro e scadenza al 19/12/2025. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 20% con un livello Bonus a 127 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno ceduto terreno, avvicinandosi nuovamente al supporto a 69,60 dollari al barile. Segnali di forza su questo sostegno potrebbero essere sfruttati per valutare strategie long, in linea con la tendenza in atto dal 10 settembre. Posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo di profitto area 74 dollari. Un secondo target potrebbe essere sulla resistenza statica a 77,20 dollari al barile. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto i 69,60 dollari potrebbe consentire l’implementazione di strategie short. Il primo target potrebbe essere in area 65,80 dollari e il successivo a 63,50 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD continuano a evidenziare segnali di debolezza. Segnali di forza sul supporto orizzontale a 1,0720 potrebbero permettere l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0840. Un secondo target potrebbe essere localizzato sulla successiva resistenza a 1,0960. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 1,0840 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short, in linea con la tendenza di breve termine. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo di profitto area 1,0760 e un secondo target a 1,0700.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno proseguito al ribasso in scia al movimento negativo in atto da fine ottobre. Nel caso di un proseguimento del movimento negativo, segnali di forza in area 33.400- 33.125 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo di profitto potrebbe essere a 34.000 punti, mentre un secondo target sulla resistenza a 34.735 punti. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 34.000 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere in area 33.400 punti e un secondo target sul supporto a 33.125 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono in area 19.300 punti, mostrando debolezza. Segnali di forza in area 19.200- 19.050 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long, in linea con la tendenza rialzista in atto da agosto. Il primo target dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza in area 19.670 punti, mentre un secondo obiettivo sul livello tondo a 20.000 punti. Lato ribassista invece, posizioni in vendita potrebbero essere valutate nel caso di segnali di debolezza in area 19.400 punti. In questo caso il primo obiettivo potrebbe essere sul livello tondo a 19.000 punti e un secondo target a 18.860 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al rialzo dopo aver effettuato la violazione della resistenza statica a 5.925 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 5.900 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza rialzista dominante. Il primo obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere posto in area 6.000 punti, mentre un target più ambizioso a 6.100 punti. Lato ribassista, un ritorno delle quotazioni sotto i 5.900 punti potrebbe dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere in area 5.800 punti e un secondo target a 5.730 punti.