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Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Lato Banche centrali, Pablo Hernandez de Cos, governatore della Banca centrale spagnola e membro del Consiglio direttivo della BCE, ha affermato che dopo il recente rialzo dei rendimenti obbligazionari i responsabili della politica monetaria possono ritenere di aver fatto abbastanza per placare l’inflazione. De Cos ha sottolineato che l’aumento dei tassi di interesse a lungo termine non sia legato a fattori interni, come cambiamenti nelle aspettative dell’inflazione, ma principalmente dalle dinamiche del mercato degli Stati Uniti. Questo ha portato alla conclusione che l’attuale livello dei tassi sia appropriato. Il componente dell’Eurotower ha inoltre evidenziato che l’aumento del costo del denaro rende ancora più importante per i governi iniziare a ridurre i deficit a partire dal 2024. Intanto, gli operatori al momento si aspettano che la BCE non abbasserà i tassi prima di settembre del prossimo anno. Martins Kazaks, membro del Consiglio direttivo della BCE, ha di recente spiegato che le attuali proiezioni economiche sono incompatibili con un taglio nella prima metà del 2024 e “nella seconda metà dell’anno, vedremo”. Questa settimana l’attenzione degli investitori sarà focalizzata sui dati dell’inflazione dell’Eurozona, in agenda domani. Il mercato si aspetta letture stabili: CPI al 4,3% e misurazione core al 4,5%.

Oggi gli operatori dei mercati finanziari saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo riguardanti la Germania, l’Eurozona e gli Stati Uniti. Per Germania ed Eurozona si attendono gli indici ZEW (ottobre), mentre per gli USA le vendite al dettaglio (settembre), produzione industriale (settembre) e l’indice NAHB (ottobre). Lato Banche centrali segnaliamo i discorsi di Knot, Centeno, de Guindos, Holzmann (BCE), Williams e Barkin (Federal Reserve).

Le quotazioni del future su EUR/USD si mantengono in area 1,057 dopo il rimbalzo registrato ieri. La tendenza del cambio principale rimane ancora orientata al ribasso dal 18 luglio scorso. All’interno di questa struttura tecnica si potrebbe guardare al Dual Currency con Strike a 1,0700 e scadenza al 20 ottobre 2023. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 14,47% con un livello premio a 101,40 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno virato al ribasso dopo l’ennesimo test della linea di tendenza che conta i minimi del 28 giugno e del 24 agosto 2023, ora transitante in area 88-89 dollari al barile. Nel caso di un proseguimento del ritracciamento, segnali di forza in area 83,70 dollari potrebbero essere sfruttati per strategie long con obiettivo sul livello psicologico a 90 dollari al barile. Lato ribassista invece, eventuali segnali di debolezza in area 87 dollari potrebbero permettere la valutazione di strategie in vendita con obiettivo di profitto localizzabile presso l’area di concentrazione di domanda a 83,60-81,60 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD si mantengono in area 1,057 dopo aver virato al ribasso in seguito al test della resistenza statica a 1,0675. Per i compratori l’eventuale ritorno delle quotazioni sopra a 1,0700 sarebbe interpretato positivamente nel breve periodo, con il prossimo target delle forze rialziste che a quel punto sarebbe localizzato in prossimità della resistenza orizzontale a 1,0830. Fronte ribassista invece, eventuali segnali di debolezza in area 1,0600- 1,0650 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo ribassista che avrebbero come obiettivo di profitto l’area di concentrazione di domanda posta a 1,0480.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno registrato un segnale di inversione rialzista ieri, dopo aver sfiorato il livello tondo e psicologico dei 28.000 punti. Un ritorno dei corsi sopra i 28.460 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie di matrice rialzista, che avrebbero come primo obiettivo di profitto la resistenza statica a 28.750 punti e target più ambizioso a 29.000 punti. Lato ribassista invece, la rottura dei 28.000 punti potrebbe dare il via a strategie di matrice short. In questo caso, l’obiettivo di profitto dei venditori potrebbe essere localizzato presso l’area di concentrazione di domanda a 27.600 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono in area 15.330 punti dopo il ribasso registrato giovedì e venerdì. Nel caso di un nuovo movimento ribassista, segnali di forza in zona 15.100 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato in area 15.400 punti, mentre un target più ambizioso a 15.700 punti. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in zona 15.400 punti potrebbero essere sfruttati per valutare strategie di stampo short, che avrebbero target presso l’area di concentrazione di domanda a 15.000 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 si sono riportate in prossimità della resistenza orizzontale a 4.420 punti. Un ritorno dei corsi sopra questo livello potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie di stampo long. In questo caso il primo obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere localizzato in area 4.500 punti, mentre un target più ambizioso a 4.600 punti. Lato ribassista invece, la rottura dei 4.350 punti potrebbe consentire la valutazione di posizioni in vendita in linea con la tendenza discendente in atto da luglio scorso. In questo caso il target dei venditori sarebbe posto sul supporto a 4.235 punti.