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Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Oggi gli operatori monitoreranno i dati dell’inflazione dell’Eurozona di ottobre, che il mercato aspetta al 3,1% in calo dal 4,3% di settembre. La misurazione core è invece attesa al 4,2% in flessione dal 4,5%. Ieri l’inflazione in Germania ha registrato un calo al 3,8% a/a a ottobre, rispetto al 4,5% di settembre (attese al 4%). La prima lettura del PIL del Paese del 3° trimestre 2023 ha evidenziato un calo dello 0,1% su base sequenziale, rispetto alle attese a -0,2%. La lettura del 2° trimestre è stata rivista dallo 0% a +0,1%. Su base annuale il dato ha mostrato una flessione dello 0,3%, rispetto al -0,7% atteso, al di sotto dello 0% del trimestre precedente (rivisto da -0,2%). Lato BCE, Boris Vujcic, membro del Consiglio direttivo, ha di recente affermato che “per ora abbiamo concluso la fase dei rialzi dei tassi di interesse”. “In questo momento vediamo l’inflazione scendere, ci troviamo in un processo di disinflazione”, ha spiegato. Il componente dell’Eurotower ha inoltre detto di essere fiducioso circa la possibilità che l’inflazione raggiunga l’obiettivo del 2% entro il 2025. Peter Kazimir, membro del Consiglio direttivo, ha respinto le aspettative degli investitori riguardo a tagli dei tassi nella prima metà del prossimo anno, definendo queste ipotesi “completamente fuori luogo”. Kazimir ha affermato che l’inflazione rimane elevata e non sarà possibile dire che i rialzi siano terminati almeno fino a marzo. Un ulteriore stretta “potrebbe arrivare, se i dati macro in arrivo ci obbligheranno a decidere in tal senso”, ha precisato.

Oggi gli operatori dei mercati finanziari saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo per Italia, Eurozona e Stati Uniti. Per l’Italia e l’Eurozona si attendono i dati del PIL del terzo trimestre 2023 e i dati dell’inflazione (ottobre). Per gli USA focus sull’indice dei prezzi delle case (agosto), fiducia dei consumatori elaborata dal Conference Board (ottobre) e il PMI di Chicago (ottobre). Lato Banche centrali segnaliamo i discorsi di Nagel e de Guindos (BCE).

Le quotazioni del future su EUR/USD si mantengono in area 1,06 dopo aver effettuato la rottura della trendline che conta i massimi segnati il 18 luglio e il 30 agosto. La tendenza rimane a favore dei venditori da luglio scorso. In questo contesto, si potrebbe guardare al Dual Currency con Strike a 1,06 e scadenza al 17/11/2023. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 28,81% con un livello premio a 100,80 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno ceduto terreno effettuando un nuovo test dell’area di supporto orizzontale a 82 dollari al barile, zona di prezzi più volte testata nel corso del mese. Un eventuale superamento della resistenza di breve a 86 dollari potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie di stampo rialzista, che avrebbero come obiettivo di profitto la resistenza tonda e psicologica a 90 dollari al barile. Lato ribassista invece, la violazione degli 80 dollari potrebbe permettere la valutazione di strategie in vendita con obiettivo di profitto localizzabile presso l’area di concentrazione di domanda a 75 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD si mantengono in area 1,06 dopo aver effettuato la falsa rottura della resistenza orizzontale a 1,0700. Un eventuale ritorno dei corsi sopra questo livello potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie di stampo long, in linea con il trend di breve. In questo caso, il target delle forze rialziste potrebbe essere localizzato in prossimità della resistenza a 1,0830. Fronte ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,0600-1,0650 potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie short, che avrebbero come obiettivo di profitto l’area di concentrazione di domanda a 1,0480.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno registrato un nuovo segnale di debolezza dopo aver tentato il superamento dei 27.600 punti. Un eventuale ritorno dei corsi sopra i 27.700 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo la resistenza statica a 28.750 punti e target più ambizioso sul livello tondo e psicologico a 29.000 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 27.600 punti potrebbero dare il via a strategie di matrice short. In questo caso, l’obiettivo di profitto dei venditori potrebbe essere localizzato presso l’area di concentrazione di domanda a 27.100 punti.

Le quotazioni del future sul DAX continuano a mettere sotto pressione il supporto in area 14.700 punti. Un eventuale recupero dei corsi sopra il livello psicologico dei 15.000 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie di matrice rialzista. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere localizzato in area 15.400 punti, mentre un target più ambizioso sulla resistenza a 15.700 punti. Lato ribassista invece, la violazione del supporto orizzontale a 14.700 punti potrebbe consentire la valutazione di strategie short. In questo caso i venditori potrebbero avere un target presso l’area di concentrazione di domanda a 14.500 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 si mantengono presso l’area di supporto a 4.160 punti. Un eventuale ritorno dei corsi sopra i 4.235 punti potrebbe permettere l’implementazione di strategie di stampo rialzista. In questo caso il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere localizzato in area 4.300 punti, mentre un target più ambizioso in prossimità dei 4.420 punti. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 4.200 punti potrebbero consentire la valutazione di posizioni di stampo short in linea con la tendenza discendente in atto da luglio. In questo caso, il target dei venditori sarebbe posto sul supporto a 4.100 punti.

Tra le carte messe in campo da Vincenzo Penna nella 36esima puntata del 2023 di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa su S&P 500. La strategia del componente della squadra dei trader ha come ingresso 4.315 punti, stop loss posizionato a 4.373 punti e obiettivo di profitto a 4.216 punti. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1PVX7 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,66x. Alto il livello di convinzione, pari a 3 stelle su 5. L’altra carta di Penna è rossa, una strategia short sul DAX, operazione che si aggiunge alle due carte di Nicola Para: due strategie long, sul Natural Gas e Bund.