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Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dai ribassi. Sui mercati prevale un sentiment negativo mentre gli ultimi dati macro evidenziano come le economie stiano frenando a causa dei rialzi dei tassi da parte delle Banche centrali. A ciò si aggiunge la preoccupazione per un aumento dell’inflazione a livello globale dopo il taglio della produzione di petrolio da parte dell’OPEC+. Il Beige Book della Fed ha rivelato che l’economia USA ha registrato una crescita modesta a luglio e agosto, con un tasso di inflazione in raffreddamento. La maggior parte dei distretti ha riferito una crescita dei prezzi più lenta, in particolare nei settori manifatturiero e dei beni di consumo. James Bullard, ex presidente della Fed di St. Louis, ha esortato la Fed a tenere conto di un ulteriore aumento dei tassi quest’anno durante l’aggiornamento delle previsioni. Lato BCE, Francois Villeroy de Galhau, membro del Consiglio direttivo, ha lasciato intendere che un nuovo aumento dei tassi potrebbe avvenire in un secondo momento. “Siamo vicini, molto vicini al picco dei nostri tassi di interesse”, ha detto, “Tuttavia, siamo ancora lontani dal punto in cui potremmo considerare di tagliarli”. Al contrario, Klaas Knot ha avvisato che gli investitori che scommettono contro un aumento dei tassi “probabilmente stanno sottovalutando la probabilità che ciò accada”, ribadendo l’importanza di riportare l’inflazione al 2% alla fine del 2025. Lato BoE, il governatore Andrew Bailey, ha suggerito che i tassi di interesse nel Regno Unito potrebbero aver raggiunto il loro picco.

Nella giornata odierna gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici degni di nota per Italia, Eurozona e Stati Uniti. Per l’Italia si attende il dato delle vendite al dettaglio (luglio), mentre per l’Eurozona il PIL del secondo trimestre del 2023 (finale). Fronte USA, focus sulle nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e sui dati comunicati dall’EIA sulle scorte e la produzione di greggio. Lato Banche centrali segnaliamo i discorsi di Villeroy, Knot, Elderson, Holzmann (BCE) e di Harker, Williams, Bostic e Bowman (Fed).

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno proseguito al ribasso ieri, portandosi in prossimità del supporto orizzontale a 1,0700. Con la struttura tecnica che rimane nettamente orientata al ribasso, si potrebbe guardare al Certificato Dual Currency con Strike a 1,0800 e scadenza al 15 settembre 2023. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annualizzato del 31,79% con un livello premio a 103,25 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI proseguono al rialzo raggiungendo area 87 dollari al barile. La struttura tecnica rimane positiva nel breve termine, in particolare dai minimi registrati a fine giugno in area 67 dollari. Finchè sarà difeso il supporto orizzontale a 84 dollari si potrebbero privilegiare strategie di stampo rialzista, con obiettivo di profitto identificabile sulla resistenza orizzontale a 90 dollari al barile. La struttura tecnica della materia prima tornerebbe a favore dei venditori in linea con la tendenza di più lungo periodo con la rottura dei 77 dollari. In questo caso il target dei venditori potrebbe essere posto a 67 dollari.

Le quotazioni del future su EUR/USD proseguono fortemente al ribasso, portandosi in prossimità del supporto statico a 1,0700, livello più volte menzionato nelle precedenti analisi. Da questa zona si potrebbe assistere a un rimbalzo delle quotazioni. Per i compratori l’eventuale ritorno delle quotazioni al di sopra di 1,0875 sarebbe interpretato positivamente nel breve, con il prossimo target delle forze rialziste che a quel punto sarebbe localizzato in prossimità della resistenza psicologica a 1,1000. Fronte ribassista, un ritorno dei corsi in area 1,0800 potrebbero essere sfruttato per posizioni short con target in area 1,0700.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno violato con forza il supporto orizzontale a 28.600 punti. Nel caso di un proseguimento del ribasso, segnali di forza in area 28.000 punti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di stampo rialzista, che avrebbero come primo target i 29.000 punti e obiettivo più ambizioso sui massimi registrati a inizio a agosto scorso a 29.800 punti. Lato ribassista, il quadro tecnico muterebbe a favore dei venditori con la violazione della linea di tendenza che conta i minimi di marzo, maggio e agosto 2023, ora transitante a 27.940 punti, movimento che potrebbe trasportare i corsi al test dei 27.000 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno proseguito al ribasso in scia alle vendite viste dopo il test della linea di tendenza che collega i massimi registrati il 31 luglio e il 31 agosto 2023. Un recupero dei 15.830 punti potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto sulla resistenza a 16.000 punti, mentre un target più ambizioso sul successivo ostacolo a 16.120 punti. Lato ribassista, nuovi segnali di debolezza in area 15.830 punti potrebbero essere sfruttati per valutare strategie short con target presso l’area di concentrazione di domanda a 15.600 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno virato al ribasso violando il livello orizzontale a 4.500 punti. Un ritorno al di sopra di questo livello potrebbe essere sfruttato per posizioni di stampo rialzista che avrebbero come obiettivo di profitto i massimi di fine luglio scorso in area 4.600 punti. Fronte ribassista invece, un nuovo test dei 4.500 punti, con conseguenti segnali di debolezza, potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di posizioni ribassiste. In tal caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo area 4.400 punti e secondo target in prossimità dell’area di concentrazione di domanda a 4.350 punti.

Tra le carte messe in campo da Enrico Lanati nella 29esima puntata del 2023 di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa su Ferrari. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 285 euro, stop loss posizionato a 300,50 euro e obiettivo a 265 euro. Il Certificato selezionato per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1PHU2 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 5,21x. Medio il livello di convinzione, pari a tre stelle su cinque. L’altra carta di Lanati è verde, una strategia long sul cambio EUR/USD, operazione che si aggiunge alle due carte di Riccardo Designori: due strategie short, su Moncler e UniCredit.