Scarica la versione PDF di questo articolo

Vai all’archivio

Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Oggi l’attenzione degli investitori sarà rivolta alla decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve e sulla consueta conferenza stampa del presidente Jerome Powell. La Fed è pronta a ridurre i tassi per la prima volta da marzo 2020, l’unica incognita per gli operatori è l’entità della riduzione del costo del denaro. Negli ultimi giorni sono aumentate le probabilità di una riduzione di 50 punti base rispetto a un taglio di 25 punti base, che porterebbe i tassi di interesse al range 4,75%-5%. Secondo il CME FedWatch Tool, le probabilità sono rispettivamente pari al 65% e 35%. A fine anno, il costo del denaro è atteso scendere di 125 pb, al range 4%-4,25%. Gli operatori si domandano quanto aggressivamente la Banca centrale dovrebbe agire, mentre l’istituto deve riportare l’inflazione all’obiettivo e allo stesso tempo non accoglie positivamente un rallentamento del mercato del lavoro. Intanto, le vendite al dettaglio nel Paese sono aumentate inaspettatamente ad agosto, suggerendo che l’economia è rimasta solida per gran parte del 3° trimestre. Il dato è aumentato dello 0,1% (attese -0,2%) dopo un aumento dell’1,1% a luglio. Oggi verranno diffusi i dati finali dell’inflazione dell’Eurozona di agosto: su base annua, il CPI è atteso in calo dal 2,6% al 2,2%, mentre il dato core dal 2,9% al 2,8%. Il vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, ha affermato che la BCE prevede un rallentamento dell’inflazione a settembre, ma un rimbalzo nel 4° trimestre. L’inflazione dovrebbe raggiungere il target verso la fine del 2025.

Nella giornata odierna gli operatori saranno concentrati prevalentemente sugli Stati Uniti, per la decisione sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve e sulla consueta conferenza stampa del governatore Jerome Powell. Fronte dati macroeconomici, in mattinata verranno diffusi i dati finali dell’inflazione dell’Eurozona relativi ad agosto. Nel pomeriggio, per gli USA verranno rilasciati i dati dei permessi di costruzione (agosto), nuovi cantieri edili residenziali (agosto) e i dati dell’EIA sulle scorte e la produzione di greggio. Segnaliamo infine gli interventi dei membri della BCE Nagel, Holzmann, VuJcic, Buch e McCaul.

Le azioni Ferrari sono impostate al ribasso nel breve termine, in particolare dai massimi segnati a inizio settembre in area 450 euro. Nel caso di ulteriori ribassi, nel breve periodo sarà importante la difesa del supporto orizzontale a 403 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 319,36 euro e scadenza al 20/06/2025. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa l’11% con un livello Bonus a 118 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al rialzo, effettuando il test della resistenza orizzontale a 70,20 dollari al barile. Il superamento di questo livello potrebbe essere sfruttato per l’implementazione di strategie long. In tal caso, posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo area 74 dollari. Un secondo target potrebbe essere posto sulla resistenza statica a 77,80 dollari al barile. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 70 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, il primo target potrebbe essere posto a 67 dollari e un secondo obiettivo a 65,25 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD si mantengono in area 1,1160 dopo il rimbalzo registrato dal supporto a 1,1050, ancora all’interno della fase discendente in atto da fine agosto. Segnali di forza in area 1,1120 potrebbero consentire la valutazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto il livello tondo a 1,1200, mentre un secondo target potrebbe essere posto in zona di massimi a 1,1250. Lato ribassista, segnali di debolezza in area 1,1200 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo target il supporto a 1,1050 e un secondo obiettivo a 1,0950.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno recuperato terreno, riportandosi in area 33.780 punti. Segnali di forza in area 33.500 punti potrebbero dare il via all’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 34.400 punti, mentre un secondo target sulla resistenza orizzontale a 34.870 punti. Lato ribassista invece, un ritorno sotto il sostegno a 33.500 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni short, in linea con la struttura grafica in atto da maggio. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 32.470 punti e un target più ambizioso a 30.870 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono a ridosso del livello orizzontale a 18.690 punti, dopo il recupero registrato la scorsa settimana. Segnali di forza su quest’ultimo livello potrebbero essere sfruttati per valutare strategie long. In questo caso, il primo target potrebbe essere sulla resistenza orizzontale a 19.030 punti, mentre un secondo obiettivo a 19.200 punti, massimi segnati a metà maggio. Lato ribassista, posizioni in vendita potrebbero essere valutate in caso di segnali di inversione in area 18.690 punti. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 18.400 punti e un secondo target a 18.210 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al rialzo, in scia al rimbalzo effettuato dal supporto a 5.450 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 5.650 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto sui massimi registrati a luglio in area 5.780 punti, mentre un target più ambizioso sul livello psicologico a 5.900 punti. Lato ribassista, un ritorno sotto i 5.650 punti potrebbe dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target potrebbe essere in area 5.560 punti e un secondo obiettivo sul sostegno a 5.450 punti.