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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Come da attese, la Bank of England ha mantenuto i tassi di interesse stabili al 5%. Il comitato di politica monetaria della BoE ha votato 8 a 1 per mantenere il costo del denaro stabile, con il membro dissenziente che ha votato per un taglio di 25 punti base. Un “approccio graduale” all’allentamento monetario rimane appropriato, con l’inflazione dei servizi che rimane “elevata”, ha affermato il comitato. L’economia dovrebbe tornare a crescere a un ritmo di circa lo 0,3% per trimestre nel secondo semestre, ha aggiunto. Fronte dati macro, negli Stati Uniti le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono risultate in calo e inferiori alle stime, a 219.000 unità (attese a 230mila, precedente a 231mila). Questo pomeriggio gli operatori attenderanno il discorso della presidente della BCE, Christine Lagarde, a un evento organizzato dal FMI. Intanto, diversi esponenti dell’Eurotower si sono espressi negli ultimi giorni. Per Francois Villeroy de Galhau la BCE dovrebbe continuare ad abbassare i tassi dal momento che l’inflazione è destinata a tornare stabilmente al 2% l’anno prossimo. Villeroy non ha però fornito indicazioni sulla tempistica, in quanto sposa un approccio alle decisioni riunione per riunione. Per Peter Kazimir la BCE dovrà quasi certamente aspettare fino a dicembre prima di tagliare nuovamente i tassi, per essere sicura di non commettere un errore con un allentamento troppo veloce. Nagel ha affermato che la BCE ha compiuto importanti progressi sull’inflazione, ma per raggiungere con certezza l’obiettivo è necessaria pazienza.

Per quest’ultima seduta di contrattazioni della settimana, l’agenda macro appare scarna di dati macroeconomici di rilievo. Gli operatori dei mercati finanziari monitoreranno il dato sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona relativo a settembre (lettura preliminare). Fronte Banche centrali, segnaliamo alle ore 17:00 un intervento della presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, a un evento organizzato dal FMI. Per la Federal Reserve invece si attende in serata il discorso di Patrick Harker (presidente della Fed di Philadelphia).

Le azioni Saipem rimangono all’interno della struttura laterale-ribassista in atto da aprile. Nelle ultime sedute i prezzi hanno recuperano terreno, tornando oltre area 2 euro. Nel caso di nuovi ribassi, sarà importante la difesa del supporto a 1,80 euro. Si potrebbe guardare al Bonus Cap con Barriera a 1,3860 euro e scadenza al 20/06/2025. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 15% con un livello Bonus a 119 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno proseguito al rialzo, portandosi sopra alla resistenza a 70,20 dollari al barile. Segnali di forza su questo livello potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, in linea con il rimbalzo in atto dall’11 settembre. In tal caso, posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo area 74 dollari. Un secondo target potrebbe essere sulla resistenza a 77,80 dollari al barile. Lato ribassista, un ritorno sotto i 70 dollari potrebbe consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, il primo target potrebbe essere posto a 67 dollari e un secondo obiettivo a 64 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno proseguito al rialzo, in scia al rimbalzo messo a segno dal supporto a 1,1050 a metà mese. Segnali di forza in area 1,1100 potrebbero consentire la valutazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto il livello psicologico a 1,1200, mentre un secondo target potrebbe essere posto in zona di massimi a 1,1250. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,1200 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo il supporto a 1,1050 e un secondo target sul sostegno a 1,0950.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno proseguito al rialzo, portandosi oltre il livello tondo a 34.000 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 33.750 punti potrebbero dare il via all’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 34.400 punti, mentre un secondo target sulla resistenza a 34.870 punti. Lato ribassista, un ritorno sotto il sostegno a 33.500 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni short, in linea con la struttura grafica in atto da maggio. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 32.470 punti e un target più ambizioso a 30.870 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno proseguito al rialzo, effettuando il test della resistenza orizzontale a 19.200 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 18.860 punti potrebbero essere sfruttati per valutare strategie long, in linea con il trend di breve termine. In questo caso, il primo target potrebbe essere sulla resistenza a 19.200 punti, mentre un secondo obiettivo in zona 19.400 punti. Lato ribassista invece, posizioni in vendita potrebbero essere valutate nel caso di segnali di inversione in area 19.200 punti. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 18.800 punti e un secondo target a 18.400 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno proseguito al rialzo, effettuando il test della resistenza a 5.780 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto a 5.650 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con il trend di fondo. Il primo obiettivo potrebbe essere posto sui massimi registrati a luglio in area 5.780 punti, mentre un target più ambizioso sul livello psicologico a 5.900 punti. Lato ribassista, un ritorno sotto i 5.650 punti potrebbe dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target potrebbe essere in area 5.560 punti e un secondo obiettivo sul supporto a 5.450 punti.