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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata dai ribassi. In attesa dei dati sull’inflazione degli Stati Uniti che verranno diffusi domani, oggi l’attenzione dei trader e degli investitori sarà rivolta ad alcuni dati macro riguardanti gli USA e sulle Banche centrali. Per l’economia americana si attende il PIL annualizzato del secondo trimestre e la revisione annuale della serie storica del PIL degli ultimi cinque anni. Il PIL è atteso crescere del 3%, rispetto all’1,4% archiviato nel primo trimestre, che era stata la variazione più contenuta dal 3°Q del 2022. Fronte mercato del lavoro, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono attese in aumento a 225mila unità dalle 219mila della settimana precedente. In attesa degli interventi della presidente della BCE, Christine Lagarde, e del governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, sono arrivate nuove indicazioni da un esponente dell’istituto di Francoforte. Il membro del Consiglio direttivo della BCE Klaas Knot ha espresso l’aspettativa di imminenti e graduali tagli ai tassi d’interesse “nel prossimo futuro”, man mano che il Board sarà sempre più convinto che l’obiettivo di inflazione del 2% sia raggiungibile. Knot prevede un assestamento dei tassi “a un livello più naturale” intorno al 2%. Le sue parole arrivano dopo che l’Eurotower ha tagliato i tassi all’inizio del mese - per la seconda volta quest’anno - al 3,5%. Gli operatori si aspettano una nuova riduzione del costo del denaro a dicembre, vi è invece incertezza per un eventuale mossa nel meeting di ottobre.

Giornata densa di dati macroeconomici di rilievo, ma non solo. In mattinata, il focus degli investitori sarà rivolto ad alcuni indicatori di fiducia dell’Italia (settembre) e al bollettino economico della BCE. Dal primo pomeriggio, l’attenzione si sposterà agli USA per le nuove richieste di sussidi di disoccupazione, PIL del 2° trimestre e sulla revisione annuale della serie storica del PIL degli ultimi 5 anni, ordini di beni durevoli (agosto), vendite in corso di abitazioni (agosto) e sull’indice manifatturiero della Fed di Kansas City (settembre). Fronte Banche centrali, segnaliamo gli interventi di Lagarde e Powell. Infine, in serata si terrà l’asta di Treasury a 7 anni.

Le azioni Saipem rimangono all’interno della tendenza negativa in atto da fine luglio. Nelle ultime sedute i prezzi hanno effettuato il test della resistenza a 2,10 euro. Nel caso di nuovi ribassi, per i compratori sarà importante la difesa di 1,80 euro. Si potrebbe considerare il Bonus Cap con Barriera a 1,3860 euro e scadenza al 20/12/2024. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 14% con un livello Bonus a 119 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno virato al ribasso, violando il livello orizzontale a 70,20 dollari al barile. Il recupero di questo livello potrebbe consentire l’implementazione di strategie long, in linea con il movimento iniziato l’11 settembre. Posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo di profitto area 74 dollari. Un secondo target potrebbe essere posto sulla resistenza a 77,80 dollari al barile. Lato ribassista, nuovi segnali di debolezza in area 70 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, il primo target potrebbe essere posto a 67 dollari e un secondo obiettivo a 64 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD hanno virato al ribasso dopo aver sfiorato la resistenza a 1,1255, tornando in area 1,1180. Segnali di forza in area 1,1150 potrebbero dare il via a strategie di stampo long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto il livello psicologico a 1,1200, mentre un secondo target potrebbe essere posto in zona di massimi a 1,1255. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,1250 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo il supporto a 1,1120 e un secondo target sul sostegno orizzontale a 1,1050.

Le quotazioni del FTSE Mib si mantengono sopra al livello orizzontale a 33.500 punti, in area 33.840 punti. Segnali di forza sul livello menzionato precedentemente potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere a 34.400 punti, mentre un secondo target sulla resistenza a 34.870 punti. Lato ribassista, un ritorno sotto il supporto a 33.500 punti potrebbe consentire l’implementazione di posizioni short, in linea con la struttura grafica in atto da maggio. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 33.000 punti e un target più ambizioso a 32.470 punti.

Le quotazioni del future sul DAX si mantengono in prossimità della resistenza orizzontale a 19.200 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 18.860 punti potrebbero essere sfruttati per valutare strategie long, in linea con la tendenza di breve termine. In questo caso, il primo target potrebbe essere posto sulla resistenza a 19.200 punti, mentre un secondo obiettivo a 19.400 punti. Lato ribassista invece, posizioni in vendita potrebbero essere valutate nel caso di segnali di inversione in area 19.200 punti. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 18.800 punti e un secondo target a 18.400 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 hanno ripreso forza dal livello orizzontale a 5.780 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza sul supporto orizzontale a 5.650 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante. Il primo obiettivo potrebbe essere posto sui massimi registrati a luglio in area 5.780 punti, mentre un target più ambizioso sul livello psicologico a 5.900 punti. Lato ribassista, un ritorno sotto i 5.650 punti potrebbe dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target potrebbe essere in area 5.560 punti e un secondo obiettivo sul supporto a 5.450 punti.