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Le quotazioni dei principali indici di Borsa USA ed europei hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti venerdì. L’inflazione degli Stati Uniti si è avvicinata all’obiettivo della Fed ad agosto, facilitando nuovi tagli ai tassi di interesse. L’indice PCE è aumentato dello 0,1% e del 2,2% a/a, in calo rispetto al 2,5% di luglio. Le attese erano rispettivamente pari allo 0,1% m/m e al 2,3% a/a. Il PCE core è aumentato dello 0,1% m/m e del 2,7% a/a. Le rispettive previsioni erano dello 0,2% e del 2,7%. Mentre i numeri dell’inflazione hanno evidenziato un continuo progresso, i dati del reddito e spesa personale sono aumentati meno del previsto, dello 0,2% (stime a 0,4% e 0,3%). Le misurazioni sono arrivate poco più di una settimana dopo che la Fed ha abbassato i tassi di 50 punti base. Secondo il CME FedWatch Tool, il mercato si aspetta un taglio di 50 pb a novembre e uno da 25 pb a dicembre, mosse che porterebbero i tassi al range 4%-4,25%. Ora il focus passa ai dati sul mercato del lavoro di settembre in agenda venerdì. Le buste paga del settore non agricolo sono attese a 145.000 unità (142mila ad agosto), il tasso di disoccupazione è visto stabile al 4,2%, mentre i salari medi orari in calo dal 3,8% al 3,3% a/a. Oggi l’attenzione degli investitori sarà rivolta ai dati sull’inflazione dell’Italia e Germania, dopo che i dati preliminari di settembre di Francia e Spagna hanno mostrato un forte calo dell’inflazione armonizzata, alimentando le aspettative che l’inflazione dell’Eurozona possa registrare un netto calo sotto l’obiettivo del 2% della BCE, favorendo nuovi tagli ai tassi.

In questa prima seduta di contrattazioni della settimana, gli operatori saranno concentrati su alcuni dati macroeconomici di rilievo riguardanti l’Italia, Germania e gli Stati Uniti. Per l’Italia e la Germania si attendono i dati dell’inflazione (settembre), mentre per gli USA gli investitori monitoreranno il PMI di Chicago (settembre) e l’indice manifatturiero della Fed di Dallas (settembre). Fronte Banche centrali, segnaliamo gli interventi della presidente della BCE, Christine Lagarde, e del governatore della Fed, Jerome Powell.

Le azioni Leonardo rimangono all’interno della struttura ribassista in atto da giugno. Al momento i prezzi rimangono sotto alla resistenza a 21,10 euro, mostrando debolezza. Nel caso di ulteriori ribassi, sarà importante la difesa dei 19,70 euro. Si potrebbe considerare il Bonus Cap con Barriera a 15,5540 euro e scadenza al 20/06/2025. Questo prodotto permette di ottenere un rendimento potenziale annuo di circa il 18% con un livello Bonus a 117 euro.

Le quotazioni del petrolio WTI hanno ripreso forza dopo il test di area 67 dollari al barile. Nel caso di un proseguimento del movimento negativo, si potrebbero attendere segnali di forza sul supporto a 64 dollari per valutare strategie long. Posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo la resistenza a 70,20 dollari. Un secondo target potrebbe essere in area 74 dollari. Lato ribassista invece, nuovi segnali di debolezza in area 70 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, il primo target potrebbe essere posto a 67 dollari e un secondo obiettivo sul sostegno a 64 dollari al barile.

Le quotazioni del future su EUR/USD si mantengono in area 1,1200, all’interno della tendenza rialzista in atto da fine giugno. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 1,1160 potrebbero dare il via a strategie long, che avrebbero come primo obiettivo di profitto il livello psicologico a 1,1200. Un secondo target potrebbe essere posto in area di massimi a 1,1255. Lato ribassista invece, segnali di debolezza in area 1,1250 potrebbero consentire l’implementazione di strategie short. In questo caso, posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo il supporto a 1,1120 e un secondo target sul supporto statico a 1,1050.

Le quotazioni del FTSE Mib hanno proseguito al rialzo, avvicinandosi alla resistenza a 34.870 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 34.000 punti potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In questo caso, il primo obiettivo dei compratori potrebbe essere posto a 34.400 punti, mentre un secondo target sulla resistenza a 34.870 punti. Lato ribassista, segnali di inversione in area 34.870 punti potrebbero consentire l’implementazione di posizioni short, in linea con la struttura grafica in atto da maggio. In questo caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 34.000 punti e un secondo target a 33.500 punti.

Le quotazioni del future sul DAX hanno proseguito al rialzo, raggiungendo area 19.600 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 19.300-19.200 punti potrebbero essere sfruttati per valutare strategie long, in linea con la tendenza di breve termine. In questo caso, il primo target potrebbe essere posto in zona 19.500 punti, mentre un secondo obiettivo a 19.800 punti. Lato ribassista invece, posizioni in vendita potrebbero essere valutate nel caso di segnali di inversione in area 19.800 punti. Per questo secondo scenario, il primo obiettivo potrebbe essere posto a 19.500 punti e un secondo target a 19.200 punti.

Le quotazioni del future su S&P 500 si mantengono a ridosso del livello orizzontale a 5.780 punti. In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 5.670 punti potrebbero permettere l’implementazione di strategie long in linea con la tendenza dominante. Il primo obiettivo potrebbe essere posto sui massimi registrati a luglio in area 5.780 punti, mentre un target più ambizioso sul livello psicologico a 5.900 punti. Lato ribassista invece, un ritorno sotto i 5.650 punti potrebbe dare il via a posizioni short. In questo caso, il primo target dei venditori potrebbe essere in area 5.560 punti e un secondo obiettivo sul supporto a 5.450 punti.