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FAST E CEDOLA, UN CONNUBIO VINCENTE

L’innovazione è sempre di casa nel mondo dei Certificati Investment, con l’industria costantemente a suo agio nello sfruttare nuovi spazi di manovra ed ideare nuovi payoff. Ultima flessibilità in ordine di tempo che gli Emittenti hanno riscoperto è l’opzione “Fast”, che consente di aumentare le probabilità di richiamo anticipato. Se nel passato le strutture Step Down si erano già sufficientemente diffuse, si sono affiancate altre due caratteristiche sul fronte autocall: possibilità di rimborso già a partire dai primi mesi e primo trigger addirittura al di sotto del fixing iniziale.
Questo mix di fattori ha come diretta conseguenza la possibilità di aumentare, a parità di altre condizioni l’importo della cedola, proprio perché la struttura così composta ha meno possibilità di arrivare alla naturale scadenza: a livello probabilistico meno premi generati, ma più elevati. Insomma, questo è il trade-off. Senza quindi snaturare le caratteristiche di rischio-rendimento, assumendo rischi eccessivi su asset volatili, l’industria sfrutta a pieno le caratteristiche dei Fast, con il connubio tra autocall di breve termine, trigger subito sotto la pari e meccanismo step down, riuscendo ad incrementare gli importi cedolari a parità di rischio.
È con questa filosofia che nasce l’ultima emissione di 20 Fast Step Down Cash Collect firmati BNP Paribas che come sempre è andata a coprire una vasta gamma di sottostanti e panieri, per mettere a disposizione dei risparmiatori prodotti sul segmento italiano, comparti specifici come l’assicurativo, il finanziario, lusso, utilities, automotive, aviolinee, turismo, risparmio gestito e l’immancabile tech americano e per finire il settore delle energie rinnovabili. I premi variano tra l’1,45% mensile (il 17,40% annuo) fino allo 0,70% (l’8,40% annuo) associato al settore meno rischioso come l’assicurativo europeo. Sul fronte delle barriere troviamo soluzioni comprese tra il 30% fino al 55%. Occhi però puntati sul breve termine guardando le caratteristiche.
Prendiamo ad esempio proprio il certificato sul settore assicurativo, dove la bassa volatilità, la buona correlazione tra gli asset e un dividend yield poco marcato non consentono di monetizzare le tipiche leve per far nascere prodotti attraenti sul fronte del rendimento potenziale. L’inserimento di queste caratteristiche che aumentano la possibilità di richiamare il prodotto nel breve termine, alzano la cedola mensile garantendone un buon mix rischio rendimento.
Analizziamo ora il prodotto con uno specifico approfondimento sul payoff.
Prendiamo quindi ad esempio il Cash Collect Memory Step Down (Isin NLBNPIT21T08) che lega le sue sorti ad un basket composto da Aegon, Allianz, Generali, Ageas. Durata massima triennale e barriera capitale al 55%. I flussi mensili come anticipato sono dello 0,70% con effetto memoria e con trigger del 55%, con l’opzione autocall in formato “fast” che entra in gioco dalla sesta data di rilevazione ovvero l’8 ottobre 2024 con trigger pari al 95%. Pertanto, questa è una struttura che anche a fronte di un moderato ribasso del worst of può pagare premi e rimborsare anticipatamente. Qualora dovesse essere mancato l’appuntamento con il richiamo anticipato in quella data, entra in gioco l’opzione Step Down con il trigger che scenderà di rilevazione in rilevazione dell’1% fino quindi al 66% prima della naturale scadenza di aprile 2027.
Tra l’altro la struttura “fast” oltre ad avere tangibili effetti sul fronte della cedola, dota il certificato anche di indubbi benefici sul fronte della resilienza aumentandone la flessibilità durante la vita del certificato.
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