Investire con protezione: la nuova gamma di capitali protetto di BNP

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23/12/2024 · Tema di Investimento a cura di Websim - Intermonte

Il Certificate:

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Nonostante i mercati azionari si mantengano molto vicini ai massimi, il recente calo dell'indice S&P 500 ha riacceso un campanello d’allarme tra molti investitori. Queste prese di beneficio hanno spinto a riflettere su come proteggere il capitale senza perdere l’opportunità di generare rendimento. Una risposta concreta a queste esigenze arriva dai certificati a capitale protetto grazie alla loro capacità di preservare il capitale investito anche in caso di scenari di mercato avversi, senza rinunciare alla partecipazione alle performance dei mercati azionari.

E' in questa direzione che si inserisce la nuova gamma di Equity Protection Certificates di BNP Paribas, strumenti ideali proprio per gli investitori in cerca di soluzioni protettive ma con un potenziale di guadagno molto interessante. Una combinazione ideale per iniziare il 2025 con una strategia più protettiva, in grado di soddisfare anche le esigenze degli investitori più avversi al rischio.

I nuovi capital protection di BNP Paribas

La nuova gamma dell'emittente francese BNP Paribas comprende 15 nuovi certificati che, a fronte di una protezione totale del capitale a scadenza, riescono ad offrire la possibilità di puntare su diversi titoli azionari con una partecipazione, a volte, più che proporzionale alla performance positiva dei titoli coinvolti. Tutti i nuovi prodotti emessi su Sedex da BNP hanno infatti una protezione a scadenza al 100% e permettono di pagare a scadenza una performance amplificata dal 100% al 160% al rialzo del sottostante. Importante tener presente che non abbiamo alcun limite sul potenziale upside visto che non è presente alcun Cap. Ampia scelta sui sottostanti dei nuovi prodotti di BNP dato che prendono in considerazione sia titoli azionari appartenenti al Ftse Mib, ma anche alcuni titoli esteri come Credit Agricole e TotalEnergies.

Come funziona il capitale protetto al 100% su Eni?

A scadenza permettono di beneficiare di un eventuale rialzo del titolo con una partecipazione in molti casi non lineare ma amplificata da un fattore leva che per questa gamma arriva fino all'1,6X su Eni. Il tutto beneficiando come dicevamo di una protezione del capitale a scadenza al 100%, caratteristica che dà il nome al payoff e che permette all'investitore di recuperare almeno il valore nominale (100 euro) in caso di andamento negativo del sottostante. 

Ma facciamo alcuni esempi per vedere meglio i meccanismi di funzionamento dell'effetto leva. Prendiamo come riferimento il certificato che vanta l'effetto leva più consistente, ovvero l'ISIN NLBNPIT2BD88. Il certificato permette di investire su colosso energetico Eni, con una protezione a scadenza al 100% e un fattore leva del 1,6X. Ciò significa che lo strumento pagherà a scadenza (dicembre 2031) la performance di Eni amplificata del 160%. Di conseguenza, se ipotizziamo che Eni metterà a segno a scadenza un incremento del 15%, allora l'investitore otterrebbe un rimborso pari al 124% del valore nominale, ovvero la performance del 15% amplificata da una leva in questo caso del 160% --> 15 x 1,6%= 124%. Detto in altri termini se a scadenza l'indice avrà messo a segno un rialzo del 15%, l'investitore non incasserà il 15% come nel caso di acquisto di Eni, ma grazie alla leva guadagnerà il 24%, ovvero 24 euro a certificato.

Eni dai minimi dei 2020 mostra un progresso di circa il 110%, ma da inizio anno il titolo non è riuscito a superare lo scoglio dei 15 euro e da li ha invertito la rotta. Una tendenza ribassista amplifica nelle ultime settimane e al momento si trova al test dell'importante supporto statico a quota 12-12,5 euro. Un contesto in cui un investitore che ha Eni in portafoglio da oltre un anno potrebbe ritenersi soddisfatto e valutare di portare a casa parte dei profitti per investirli in un prodotto in grado di offrire una protezione totale in caso di ribassi e una performance oltretutto amplificata da leva in caso in cui rimbalzi nuovamente. Insomma, un ottimo strumento che può essere utilizzato come strategia di Equity Substitution, e quindi come alternativa all'investimento diretto in azioni visto che permette di mantenere un'esposizione potenziale al rialzo ma riducendo il rischio di perdita in caso di performance negativa.

Visto la presenza della leva, ricordiamo che l'importo di rimborso a scadenza è calcolato così: Base di Calcolo x .

Ricordiamo inoltre che grazie al capitale protetto al 100%, indipendentemente dall'andamento del titolo sottostante il rimborso minimo è di 100 euro. Salvo ovviamente il non fallimento dell'emittente che in questo caso ha un ottimo rating trattandosi di BNP Paribas (S&P’s A+ / Moody’s Aa3 / Fitch A+).

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