Un certificato per investire sui bancari

28/01/2025 · Tema di Investimento a cura di Gabriele Bellelli

L’ultima emissione di BNP Paribas è dedicata ai certificati cash collect che si caratterizzano per la barriera profonda (low barrier) e per la possibilità che l’emittente rimborsi in anticipo rispetto alla naturale scadenza (callable).

Un esempio è il certificato “Low barrier cash collect callable” con isin NLBNPIT2CPQ9 che è stato costruito su un paniere di titoli appartenenti al settore bancario UnicreditIntesa Sanpaolo e Banco BPM.

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Entrando nel dettaglio del prodotto:

-Il nome commerciale è “low barrier cash collect callable

-l’Emittente è BNP Paribas

-Il codice isin è  NLBNPIT2CPQ9

-Obiettivo finanziario: entrata periodica, rendimento e recupero delle minusvalenze

-Tipologia: capitale condizionatamente protetto

-La scadenza naturale è prevista il 19 gennaio 2028, salvo che l’emittente non decida di richiamare il certificato anticipatamente rispetto alla sua naturale scadenza

-Il prodotto è quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana

-Il sottostante è costituito da un paniere composto da un paniere di titoli appartenenti al settore bancario: UnicreditIntesa Sanpaolo e Banco BPM

-Lo Strike è posto rispettivamente a 3,968 per Intesa Sanpaolo, a 7,816 per Banco BPM e a 40,595 per Unicredit

-La barriera, che è “discreta” ed è posta al 50% per cui regge un ribasso del 50% del sottostante “worst of”

-I livelli della barriera sono posti rispettivamente a 1,984 per Intesa Sanpaolo, a 3,908 per Banco BPM e a 20,2975 per Unicredit

-La struttura cedolare è quella classica di un cash collect con cedola condizionata

-L’importo della cedola ammonta al 0,93%

-La frequenza di pagamento della cedola è mensile per cui il flusso cedolare potenziale annuo ammonta al 11,16%

-Tutte le cedole godono dell’effetto memoria

-A partire dalla data di rilevazione di luglio 2025 è prevista l’opzione “callable” in base alla quale l’emittente ha il diritto, ma non l’obbligo, di richiamare il certificato a sua discrezione. In questo caso, il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il 100% del valore nominale e paga l’ultima cedola e, grazie all’effetto memoria, anche le cedole eventualmente dovute

-Le cedole e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse.

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Analisi della struttura del certificato

In occasione della prime cinque date di rilevazione (da febbraio a giugno 2025, compresi) non sarà attiva l’opzione callable per cui un investitore potrà trovarsi di fronte a due scenari:

-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: il certificato paga la cedola dello 0,93% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla successiva data di rilevazione;

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera: il certificato non paga la cedola, che gode dell’effetto memoria, e si va alla successiva data di rilevazione.

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A partire dalla sesta data di rilevazione (luglio 2025) e fino a scadenza si attiva l’opzione callacle per cui si potranno verificare tre scenari:

-l’emittente decide di richiamare il certificato: in questo caso scatta il certificato rimborsa in anticipo, mantenendo la protezione del capitale e rimborsando il 100% del valore nominale di emissione (100 euro), e pagando la cedola dello 0,93% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente);

-l’emittente non richiama e tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore rispetto alla barriera: in questo caso il certificato resta in vita, paga la cedola dello 0,93% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla data di rilevazione successiva;

– l’emittente non richiama e almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera: in questo caso il certificato resta in vita, non paga la cedola, che però non è automaticamente persa in quanto gode dell’”effetto memoria”, e si va alla successiva data di rilevazione.

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Salvo richiamo anticipato (attivazione dell’opzione callable), questi tre scenari si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza nel gennaio 2028.

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A scadenza si potranno verificare due scenari:

-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il 100% del valore nominale di emissione e paga la cedola dello 0,93%, oltre alle eventuali cedole precedentemente non erogate, grazie all’effetto memoria;

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione del capitale e rimborsa la performance negativa del sottostante. Entrando nello specifico, per calcolare il prezzo di rimborso in caso di evento barriera, si prende a riferimento il sottostante worst of (quello che durante la vita del certificato ha realizzato la performance peggiore) e si applica la formula (prezzo finale / Strike) * 100.

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Per completare la descrizione, inserisco l’analisi di scenario a scadenza, tratta dal servizio Cedlapro, in cui si evince come questo certificato permetta di offrire un rendimento positivo anche a fronte di un ribasso del 50% del sottostante worst of.

Se desideri conoscere gli altri certificati di queste emissione che presentano questa struttura cedolare ma che sono costruiti su altri panieri di azioni, puoi cliccare su questo link

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