Cash Collect “a tutta cedola” da Bnp Paribas

28/05/2024 · Tema di Investimento a cura di Milano Finanza

La gamma di prodotti d’investimento di Bnp Paribas ha recentemente accolto una nuova emissione di certificati a rendimento cedolare, che offrono interessanti opportunità di rendimento, ma anche una gestione del rischio ottimizzata in caso di scenario negativo: nel dettaglio, la nuova proposta comprende 15 Airbag Cash Collect legati ad altrettanti panieri di tipo “Worst of”, composti ognuno da tre o quattro titoli azionari, per lo più appartenenti allo stesso settore o area geografica. 

Quest’ultimo aspetto è importante non solo per garantire una migliore concentrazione dell’investimento sul comparto che si può ritenere più interessante, ma anche per ridurre il fisiologico surplus di rischio che si lega al coinvolgimento di più sottostanti, dei quali risulterà poi decisivo solo quello che di volta in volta avrà maturato la performance peggiore. Se i titoli appartengono allo stesso settore, è lecito attendersi che abbiano un livello di correlazione elevato, cioè tendano a muoversi in modo ragionevolmente simile, e questo riduce la possibilità che un singolo asset possa compromettere da solo il risultato finale dell’investimento, con una dinamica drasticamente divergente rispetto a quella degli altri titoli coinvolti.

Per esempio, è vero che il certificato con Isin NLBNPIT23544 coinvolge ben quattro azioni diverse, ma si tratta di Banca Mps, Banco Bpm, Finecobank e Intesa Sanpaolo, quindi tutti titoli bancari quotati a piazza Affari, che condividono quindi sia il settore sia l’area geografica d’appartenenza. Come tutti i prodotti di questa serie, anche questo certificato ha una scadenza quadriennale (22 maggio 2028) e prevede il pagamento di una serie di premi condizionati con memoria, che avranno una frequenza mensile a partire già dal prossimo 2 luglio: se nelle relative date di valutazione anche il peggiore dei sottostanti coinvolti rispetterà un livello barriera posto al 60% del rispettivo valore iniziale, il certificato pagherà un premio lordo dell’1,20%, che corrisponde al 14,40% lordo su base annua. Se anche uno solo dei titoli chiuderà invece al di sotto della barriera, il premio di competenza di quel mese non sarà pagato, ma sarà comunque accantonato per poter essere recuperato successivamente, alla prima occasione utile in cui la condizione di pagamento dovesse risultare nuovamente verificata.

Sempre con cadenza mensile, partendo però solo dalla fine del primo semestre (2 dicembre 2024), l’investimento potrà inoltre beneficiare di un’opzione di esercizio anticipato, che si potrà realizzare nel momento in cui tutti i titoli di un paniere chiuderanno a un livello almeno pari al 100% del rispettivo valore iniziale, cioè avranno maturato una performance non negativa rispetto allo strike. Se questa condizione sarà rispettata anche dal peggiore dei titoli del paniere, il certificato sarà liquidato al suo valore nominale, pagando sia il premio di competenza del mese di esercizio, sia quelli eventualmente accantonati in quanto non corrisposti in uno o più mesi precedenti. Se anche uno solo dei sottostanti non rispetterà invece tale condizione, il certificato continuerà regolarmente la sua vita fino alla data di valutazione successiva ed eventualmente a scadenza, quando potrà entrare in gioco il cosiddetto “Airbag”.

Alla data di valutazione finale potranno verificarsi infatti verificarsi due scenari alternativi: a) se tutti i titoli del paniere rispetteranno la barriera, il certificato sarà liquidato anche qui al suo valore nominale, pagando sia l’ultimo premio mensile, sia quelli eventualmente accantonati nei mesi precedenti; b) se anche uno solo dei sottostante chiuderà invece al di sotto della barriera, il certificato pagherà un importo commisurato alla performance del sottostante peggiore, calcolata però rispetto allo stessa barriera e non al suo valore iniziale. Per esempio, se Banca Mps chiuderà con una perdita del 50%, compromettendo quindi la barriera, posta come detto al 60% dello strike, il certificato non replicherà integralmente la performance negativa del sottostante (-50%), ma solo la parte eccedente la barriera (50%/60% = 83,3%), maturando quindi un saldo negativo del 16,67%, drasticamente ridosso rispetto a quello del titolo “Worst of”. Di fatto, il rimborso del certificato risulterà pari a quello calcolato nel modo classico, come rapporto tra valore finale e iniziale del sottostante peggiore, moltiplicato in più per il cosiddetto “fattore Airbag”, che è pari al reciproco della barriera. Nel caso precedente, considerando che la barriera è collocata al 60% (0,60), il suo reciproco è 1,667: questo è il coefficiente che garantisce un rimborso del certificato evidentemente migliore (è maggiore di uno) rispetto a quello calcolato con il metodo classico. (riproduzione riservata)


AIRBAG CASH COLLECT

  •  Premi mensili potenziali fino all'1,80% dell’Importo Nozionale con Effetto Memoria
  •  Scadenza Anticipata possibile a partire dal sesto mese
  •  Effetto Airbag a scadenza
  •  Scadenza a quattro anni (22/05/2028)

EFFETTO AIRBAG

  •  L'Effetto Airbag permette di contenere gli effetti negativi di eventuali ribassi delle azioni che compongono il paniere oltre il Livello Airbag e di limitare le perdite, in tale scenario, rispetto a un investimento in un classico certificate Cash Collect su azioni. Nel dettaglio, nel caso in cui, a scadenza, la quotazione dell’azione con la performance peggiore del paniere sia inferiore al Livello Airbag si attiva l’Effetto Airbag e l’investitore riceve un importo commisurato al valore di tale azione a scadenza moltiplicato per il Fattore Airbag.
  •  Il Fattore Airbag è calcolato dal rapporto tra il valore Nominale 100 e il Livello Airbag. Dunque nei Certificate con Livello Airbag pari a 60%, il Fattore Airbag è pari a 1,6667 (ovvero 100/60) mentre nei Certificate con Livello Airbag pari a 50%, il Fattore Airbag è pari a 2(ovvero 100/50).

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