Un certificato fast step down per investire sui bancari

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17/06/2025 · Tema di Investimento a cura di Gabriele Bellelli

Il Certificate:

In un contesto di incertezza come quello attuale numerosi investitori ricercano certificati che si caratterizzano per la possibilità che il certificato sia rimborsato in anticipo rispetto alla naturale scadenza e che il meccanismo che determina il rimborso preveda una veloce discesa del livello di step down.

Un esempio che va in questa direzione è il certificato a capitale condizionatamente protetto “cash collect fast step down” con codice isin NLBNPIT2NQ89, emesso da BNP Paribas, che si caratterizza per essere:

-costruito su un paniere di bancari: UnicreditIntesa Sanpaolo e Banco BPM;

barriera discreta e posta al 55%;

cedola condizionata mensile con effetto memoria del 1,05%;

autocall che parte dalla terza data di rilevazione e dal valore del 95% dello Strike e che decresce del 5% ogni semestre.

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Entrando nel dettaglio del prodotto:

-Il nome commerciale è “Fast step down cash collect

-l’Emittente è BNP Paribas

-Il codice ISIN è NLBNPIT2NQ89

-Obiettivo finanziario: entrata periodica, rendimento e recupero delle minusvalenze

-Categoria Acepi: capitale condizionatamente protetto

-La scadenza naturale è prevista il 30 giugno 2027, salvo rimborso anticipato

-Il prodotto è quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana

-I titoli sottostanti sono Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM

-La barriera è “discreta” ed è posta al 55%

-La struttura cedolare è quella classica di un cash collect con cedola condizionata

-L’importo della cedola ammonta al 1,05% mensile lordo

-La frequenza della data di rilevazione è mensile per cui il flusso cedolare potenziale annuo ammonta al 12,60% lordo

-Tutte le cedole godono dell’effetto memoria

-Il certificato è dotato dell’opzione “autocall” con trigger decrescente

-Le cedole e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse

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Analisi della struttura del certificato

In occasione delle prime due date di rilevazione (luglio e agosto) non è attiva l’opzione autocall per cui un investitore si troverà di fronte a due soli scenari:

-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore rispetto alla barriera: in questo caso il certificato paga la cedola del 1,05% lordo (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla data di rilevazione successiva;

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera: in questo caso il certificato non paga la cedola, che però non è definitivamente persa in quanto gode dell’”effetto memoria” (potrebbe quindi essere pagata in una data successiva), e si va alla seguente data di rilevazione.

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A partire dalla terza data di rilevazione, e quindi da settembre 2025, si attiva l’opzione autocall che si caratterizza per partire dal 95% dello Strike e per diminuire del 5% ogni sei date di rilevazione fino ad un minimo del 80%, per cui l’investitore si troverà di fronte a tre scenari:

-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore al livello della Trigger: in questo caso il certificato rimborsa in anticipo, mantenendo la protezione del capitale e rimborsando il 100% del valore nominale di emissione (100 euro), e pagando la cedola del 1,05% lordo (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente);

-almeno uno dei sottostanti quota ad un valore inferiore alla Trigger ma tutti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato resta in vita, paga la cedola (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla data di rilevazione successiva;

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera: in questo caso il certificato resta in vita, non paga la cedola, che però non è definitivamente persa in quanto gode dell’”effetto memoria” (potrebbe quindi essere pagata in una data successiva), e si va alla seguente data di rilevazione.

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Salvo richiamo anticipato e quindi dell’esercizio dell’autocall, questi tre scenari si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza nel giugno 2027.

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A scadenza si potranno verificare due scenari:

-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il 100% del valore nominale di emissione (100 euro) e paga la cedola del 1,05% lordo, oltre alle eventuali cedole precedentemente non erogate, grazie all’effetto memoria;

-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione del capitale e rimborsa la performance negativa del sottostante. Entrando nello specifico, per calcolare il prezzo di rimborso in caso di evento barriera, si prende a riferimento il sottostante worst of (quello che durante la vita del certificato ha realizzato la performance peggiore) e si applica la formula (prezzo finale / Strike) * 100.

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