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Un certificato fast step down per investire sui bancari

In un contesto di incertezza come quello attuale numerosi investitori ricercano certificati che si caratterizzano per la possibilità che il certificato sia rimborsato in anticipo rispetto alla naturale scadenza e che il meccanismo che determina il rimborso preveda una veloce discesa del livello di step down.
Un esempio che va in questa direzione è il certificato a capitale condizionatamente protetto “cash collect fast step down” con codice isin NLBNPIT2NQ89, emesso da BNP Paribas, che si caratterizza per essere:
-costruito su un paniere di bancari: Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM;
–barriera discreta e posta al 55%;
–cedola condizionata mensile con effetto memoria del 1,05%;
–autocall che parte dalla terza data di rilevazione e dal valore del 95% dello Strike e che decresce del 5% ogni semestre.
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Entrando nel dettaglio del prodotto:
-Il nome commerciale è “Fast step down cash collect”
-l’Emittente è BNP Paribas
-Il codice ISIN è NLBNPIT2NQ89
-Obiettivo finanziario: entrata periodica, rendimento e recupero delle minusvalenze
-Categoria Acepi: capitale condizionatamente protetto
-La scadenza naturale è prevista il 30 giugno 2027, salvo rimborso anticipato
-Il prodotto è quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana
-I titoli sottostanti sono Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM
-La barriera è “discreta” ed è posta al 55%
-La struttura cedolare è quella classica di un cash collect con cedola condizionata
-L’importo della cedola ammonta al 1,05% mensile lordo
-La frequenza della data di rilevazione è mensile per cui il flusso cedolare potenziale annuo ammonta al 12,60% lordo
-Tutte le cedole godono dell’effetto memoria
-Il certificato è dotato dell’opzione “autocall” con trigger decrescente
-Le cedole e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse
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Analisi della struttura del certificato
In occasione delle prime due date di rilevazione (luglio e agosto) non è attiva l’opzione autocall per cui un investitore si troverà di fronte a due soli scenari:
-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore rispetto alla barriera: in questo caso il certificato paga la cedola del 1,05% lordo (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla data di rilevazione successiva;
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera: in questo caso il certificato non paga la cedola, che però non è definitivamente persa in quanto gode dell’”effetto memoria” (potrebbe quindi essere pagata in una data successiva), e si va alla seguente data di rilevazione.
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A partire dalla terza data di rilevazione, e quindi da settembre 2025, si attiva l’opzione autocall che si caratterizza per partire dal 95% dello Strike e per diminuire del 5% ogni sei date di rilevazione fino ad un minimo del 80%, per cui l’investitore si troverà di fronte a tre scenari:
-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore al livello della Trigger: in questo caso il certificato rimborsa in anticipo, mantenendo la protezione del capitale e rimborsando il 100% del valore nominale di emissione (100 euro), e pagando la cedola del 1,05% lordo (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente);
-almeno uno dei sottostanti quota ad un valore inferiore alla Trigger ma tutti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato resta in vita, paga la cedola (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla data di rilevazione successiva;
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera: in questo caso il certificato resta in vita, non paga la cedola, che però non è definitivamente persa in quanto gode dell’”effetto memoria” (potrebbe quindi essere pagata in una data successiva), e si va alla seguente data di rilevazione.
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Salvo richiamo anticipato e quindi dell’esercizio dell’autocall, questi tre scenari si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza nel giugno 2027.
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A scadenza si potranno verificare due scenari:
-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il 100% del valore nominale di emissione (100 euro) e paga la cedola del 1,05% lordo, oltre alle eventuali cedole precedentemente non erogate, grazie all’effetto memoria;
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione del capitale e rimborsa la performance negativa del sottostante. Entrando nello specifico, per calcolare il prezzo di rimborso in caso di evento barriera, si prende a riferimento il sottostante worst of (quello che durante la vita del certificato ha realizzato la performance peggiore) e si applica la formula (prezzo finale / Strike) * 100.
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