I bond a tasso misto utili a combattere l’inflazione

20/07/2023 · Tema di Investimento a cura di Websim - Intermonte

Grazie al rialzo dei tassi di interesse, oggi i rendimenti delle obbligazioni a tasso fisso sono saliti a livelli che neanche si potevano immaginare uno o due anni fa e offrono agli investitori un rifugio relativamente sicuro per la componente difensiva dei loro investimenti.

A rendere ancora più interessante l’investimento in bond è la prospettiva, finalmente, di un calo dell’inflazione. In Italia nel mese di giugno i prezzi sono saliti del 6,4% sullo stesso periodo dell’anno precedente, segnando una netta frenata rispetto al +7,6% di maggio. Secondo le ultime previsioni della Banca d’Italia, l’inflazione al consumo media del 2023 si attesterà al 6,1%, per poi scendere al 2,3% nel 2024 e al 2% nel 2025.

In questo scenario molte istituzioni sono tornate ad affacciarsi sul mercato dei bond con proposte di vario tipo. Una delle ultime, di particolare interesse, è firmata da BnpParibas ed è costituita da due obbligazioni, una in euro e una in dollari, che si caratterizzano per la medesima durata (otto anni) e un tasso misto: fisso e decrescente nei primi quattro anni e variabile nei successivi quattro. Per le caratteristiche dei prodotti, clicca qui

Entrambe le obbligazioni possono essere acquistate direttamente su Borsa italiana, attraverso un intermediario di fiducia, indicando il codice Isin.

L’obbligazione in euro contraddistinta dal codice XS2523675358

L’obbligazione in euro, contraddistinta dal codice XS2523675358, è stata emesso lo scorso 3 luglio a un valore nominale di 1.000 euro. Per i primi quattro anni paga cedole trimestrali fisse calcolate sulla base di un tasso d’interesse annuo del 6% il primo anno, del 5% il secondo anno, del 4% il terzo anno e del 3% il quarto anno. Prendendo a riferimento le previsioni di Banca d’Italia, si tratta di interessi decisamente più alti delle aspettative di inflazione.

Dal quinto all’ottavo anno il bond pagherà cedole trimestrali variabili calcolate a un tasso d’interesse annuo pari al tasso Euribor a 3 mesi, con un minimo dell’1,5% e un massimo del 5% annuo. Qualunque cosa succeda, quindi, il rendimento non potrà essere inferiore all’1,5% o al 5%.

Ogni anno, in corrispondenza della data di emissione (il 3 luglio) l’obbligazione potrà essere rimborsata anticipatamente su decisione autonoma dell’emittente, svincolata da qualsiasi parametro.

Tassi più alti per il bond in dollari, ma occhio al rischio cambio

Sostanzialmente identica, ma con livelli dei tassi diversi, è la struttura dell’obbligazione in dollari contraddistinta dal codice Isin XS2523675192 e approdata sul mercato anch’essa il 3 luglio scorso.

Nei primi quattro anni il bond pagherà cedole trimestrali fisse calcolate su un tasso di interessa annuo dell’8% il primo anno, del 6,5% il secondo anno, del 5,5% il terzo anno e del 4,5% il quarto anno. Nei successivi quattro anni il tasso di interesse annuo sarà l’Usd Sofr composto giornalmente, anche qui con un minimo fissato al 2,5% annuo e un massimo al 6%.

Il Sofor (Secured Overnight Financing Rate) è un tasso di interesse che misura il costo della raccolta di denaro con scadenza a un giorno (overnight) nel mercato pronti contro termine dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti.

Anche il bond in dollari potrà essere rimborsato anticipatamente ogni anno ad esclusiva decisione dell’emittente.

Per chi fosse interessato all’obbligazione in dollari, l’avvertenza è che il pagamento delle cedole e il rimborso del capitale a scadenza avverranno in dollari, quindi il controvalore in euro potrà variare a causa della oscillazione dei cambi.

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