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Un Cash Collect con rendimento a doppia cifra sulla protagonista dell’AI

Nvidia non delude le attese degli analisti ma anzi, le annichilisce. Il produttore di chip, principale protagonista della corsa dei titoli tecnologici nel 2023 grazie al boom dell’intelligenza artificiale, ha fornito un set di dati strabilianti e previsioni di fatturato ben al di sopra delle aspettative di Wall Street per la terza volta consecutiva.
I risultati trimestrali superano le attese
Nel secondo trimestre fiscale i ricavi di Nvidia sono raddoppiati a 13,5 miliardi di dollari e l’utile netto per azione si è attestato a 2,7 dollari per azione. Numeri che si confrontano rispettivamente con 11 miliardi e 2,07 dollari previsti mediamente dagli esperti.
Anche le previsioni per il trimestre in corso hanno battuto ampiamente il consensus. I ricavi attesi dalla società nel periodo agosto-ottobre sono pari infatti a 16 miliardi, superiori del 28% ai 12,5 delle stime e quasi in linea con le vendite annuali dell’azienda nel 2021.
Per dare un’idea della pervasività dei chip di Nvidia, è utile sottolineare che le vendite trimestrali della società hanno ormai sopravanzato quelle di Intel, pioniere dei chip. Inoltre, Nvidia ha approvato ulteriori riacquisti di azioni proprie per 25 miliardi di dollari.
Nvidia protagonista indiscussa del trend AI
L’intelligenza artificiale è il tema caldo del 2023, con tutte le aziende tecnologiche impegnate a ribadire il loro impegno in quest’ambito. Nvidia, però, è una delle poche ad aver già monetizzato questo trend, che ha subito una netta accelerazione a partire dallo scorso novembre, con il lancio di ChatGPT da parte di OpenAI. Questo tool ha contribuito a mostrare il potenziale dell’intelligenza artificiale generativa a un pubblico più ampio, spingendo concretamente gli investimenti in tal senso.
Le prospettive di Nvidia rimarcano il suo ruolo come principale beneficiario del boom dell’informatica basata sull’AI. Di fronte alla domanda alle stelle di chatbot e altri strumenti, gli operatori dei data center stanno facendo scorta di processori dell’azienda, in grado di gestire i pesanti carichi di lavoro richiesti dall’intelligenza artificiale. Questo ha aiutato Nvidia a uscire rapidamente dal crollo della domanda di chip a livello mondiale, accelerando la crescita delle vendite al ritmo più veloce degli ultimi anni. “Una nuova era informatica è iniziata”, ha affermato l’amministratore delegato Jensen Huang.
Cash Collect con rendimenti interessanti a breve termine
Un modo alternativo di investire sul titolo citato è quello di utilizzare i certificati d’investimento, come i Memory Cash Collect no Autocall emessi da BNP Paribas sul SeDeX di Borsa Italiana. Questa gamma completa l’offerta di Cash Collect dell’emittente francese, fino ad oggi più concentrata su panieri di azioni anziché su unico sottostante che può essere un titolo europeo o americano.
I nuovi Certificante consentono di prendere esposizione su singole società e di godere della possibilità di ricevere premi con una frequenza mensile, grazie al fatto che non è prevista la possibilità di richiamo anticipato del certificato nelle date di valutazione intermedie. Tale aspetto, unito all’orizzonte temporale di 12 mesi, rende questi prodotti particolarmente adatti per gli investitori in cerca di rendimenti potenziali interessanti a breve termine.
Rendimento annuo del 12,36% per il Certificate su Nvidia
All’interno della nuova gamma di Memory Cash Collect no Autocall troviamo il Certificate (ISIN NLBNPIT1PL18) sul titolo Nvidia. Il prodotto offre un premio mensile con effetto memoria di 1,03 euro (pari al 12,36% annuo). Per incassare la cedola è sufficiente che Nvidia sia pari o superiore alla barriera premio, posta al 60% del valore iniziale del sottostante. Si segnala che il prodotto ha già pagato una cedola a giugno, una a luglio e un’altra ad agosto (per un totale di 3,09 euro). La prossima data di valutazione è il 15 settembre e attualmente il titolo dista oltre il 64% dalla barriera premio (dati al 1° settembre 2023).
In particolare, già a partire dal mese di luglio, è entrato in gioco l’effetto memoria che, ad ogni data di valutazione mensile, consente all’investitore di ricevere i premi eventualmente non incassati nelle date precedenti. Durante le varie date di rilevazione, infatti, i premi sono corrisposti qualora il sottostante sia al di sopra del livello Barriera. In caso contrario verrà messo “in memoria”. Successivamente nel caso in cui il sottostante dovesse risalire alle successive date di rilevazione, l’investitore riceverà il premio comprensivo di tutti i premi in memoria non pagati precedentemente.
Il Certificate si distingue per essere un prodotto no Autocall: questo vuol dire che alle date di osservazione intermedie, il certificato non scade, indipendentemente da quale sia l’andamento del sottostante. Inoltre, questi Certificate si caratterizzano per una scadenza più breve (un anno) rispetto alla media dei Cash Collect (dai due ai tre anni).
A scadenza (15 maggio 2024), si prospettano due possibili scenari: qualora il titolo Nvidia quoti a un livello superiore o uguale alla barriera a scadenza (60% del valore iniziale), il Certificate paga l’importo nozionale (100 euro) sommato al premio più le eventuali cedole non pagate precedentemente. Altrimenti, il prodotto paga un importo commisurato alla performance del titolo (inferiore alla barriera a scadenza), con conseguente perdita sul capitale investito.
Riscontri positivi dagli analisti e dal mercato
Grazie al suo ruolo di principale fornitore di infrastrutture necessarie per supportare il crescente utilizzo dei sistemi di AI, Nvidia è stata la prima azienda di semiconduttori a superare i 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione nei mesi scorsi e i dati di oggi non potranno che alimentare ulteriormente il rally di un titolo già in rialzo di oltre il 220% da inizio anno.
Tra gli analisti c’è una netta prevalenza dei giudizi positivi sul titolo Nvidia, con il 93,5% di quelli monitorati da Bloomberg che hanno raccomandazione d’acquisto (buy), il 6,5% dice hold (mantenere le azioni in portafoglio) e nessuno consiglia di vendere (sell). Il prezzo obiettivo medio fra i report più recenti si fissa a 639,58 dollari, valore che implica un upside potenziale del 32% circa rispetto ai corsi attuali a Wall Street.
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